FILODIRETTO7 - n. 21 del 15/12/2006
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IL NOVECENTO TRA PASSIONE E ARTE
In mostra fino all'11 marzo oltre 100 capolavori raccolti da Cesare Brandi e Luigi Magnani

Nel 1988 Cesare Brandi lasciava in eredità allo Stato la sua importante collezione di opere d'arte raccolte nel tempo nella Villa di Vignano a Siena.
Una raccolta che testimonia la lunga e assidua frequentazione, spesso sfociata in amicizia, con gli artisti più significativi del Novecento italiano.
Agli inizi degli anni Trenta risale la sua amicizia con Luigi Magnani, imprenditore, musicologo, raffinata figura di collezionista che proprio grazie al rapporto con Brandi intensificò la sua passione per l'arte figurativa; passione che lo portò ad acquisire ciò che di meglio poteva offrire il mercato antiquario negli anni Cinquanta-Sessanta, spaziando dai contemporanei alle opere d'arte antica. Così, nelle dimore di famiglia, e specialmente nella villa di Mamiano nel parmense, si raccolse una collezione che vedeva come protagonisti i grandi nomi delle avanguardie del Novecento.
Per molti di essi furono fondamentali i consigli accorti ed esperti di Cesare Brandi.
Nelle ampie sale del Santa Maria della Scala queste opere raccontano così il dipanarsi delle vicende artistiche, storiche, umane nell'incessante intreccio di cultura e passione per l'arte che accomunò due delle più rilevanti figure intellettuali del Novecento.

L'8 dicembre è stata inaugurata la mostra "La passione e l'arte. Cesare Brandi e Luigi Magnani collezionisti" che resterà aperta fino all'11 marzo 2007 presso il Complesso Mussale Santa Maria della Scala, Palazzo Squarcialupi a Siena.
Una rassegna di oltre cento opere che attraversa le più importanti correnti artistiche del secolo scorso, grazie alle collezioni di Cesare Brandi e Luigi Magnani, due personalità di spicco nella cultura del Novecento, di cui quest'anno ricorre il centenario.

Paul Cezanne, Auguste Renoir, Renato Guttuso, Giorgio De Chirico, Claude Monet, Giorgio Morandi, Giacomo Manzù, Alberto Burri, Filippo De Pisis, Antonio Scialoja, Leoncillo, Piero Sadun, sono solo alcuni degli artisti che si possono ammirare e che rappresentano alcuni dei momenti più alti della produzione artistica contemporanea.

L'allestimento è semplice e si apre con il ritratto pittorico di Magnani eseguito da Laszlo Vinkler e quello di Brandi, scolpito da Manzù.
La visita prende il via dall'arte antica e, in particolare, dalla scuola senese, dal Trecento al Seicento, con le raffinate opere di Benedetto di Bindo con il Cristo Benedicente (XIV secolo), di Alessandro Casolani e di Rutilio Manetti provenienti da Vignano.
Dalla Fondazione Magnani Rocca arrivano invece la Madonna dell'Umiltà di Pietro di Giovanni Ambrosi, la Sacra Famiglia con quattro angeli di Pietro di Francesco degli Orioli (acquistata nel 1943 dalla famiglia Palmieri Nuti di Siena) e Domenico Beccafumi con la Madonna col Bambino e i Santi Giovannino, Elisabetta e Caterina da Siena (1540-50).

Si prosegue con la pittura francese, grande passione di Luigi Magnani: sono infatti tutte opere provenienti dalla Fondazione Magnani Rocca di Parma. Acquarelli di Paul Cézanne, dipinti in Provenza tra il 1890 e il 1895, splendide composizioni di Pierre Auguste Renoir come Paysage de Cagnes (1905 - 1908) e il paesaggio, intriso di luce, Falaises à Pourville (1897) di Claude Monet.
Dell'arte italiana si potranno apprezzare i numerosi dipinti di Renato Guttuso, alcuni dei quali eseguiti nella villa di Brandi a Vignano ed ispirati dai soggiorni nella campagna senese, come per esempio Paesaggio del 1938 in cui si possono ammirare le linee morbide delle colline toscane così come l'artista le vedeva dalla villa. Un altro famoso pittore italiano è protagonista de La passione e l'arte: si tratta di Giorgio Morandi. Accanto alle sue tradizionali nature morte si affianca una ricca raccolta di pittura e grafica ed un'interessante "composizione con strumenti musicali" eseguita per Magnani nel 1941.
Non solo dipinti, ma anche sculture: i bronzi di Giacomo Manzù, i capolavori di Leoncillo o la Scogliera di Pino Pascali, provenienti dalle due collezioni.

La mostra, pensata in corrispondenza del centenario dei due collezionisti, è curata da Lucia Fornari Scianchi e Annamaria Guiducci ed è il frutto della selezione di opere provenienti da tre nuclei: la raccolta Magnani Rocca conservata a Mariano, vicino Parma, il fondo della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e la collezione Brandi.
L'intento di questo evento è quello di ricostruire quello che fu un vero e proprio "manifesto esistenziale" e un "Novecento dell'intelletto" come ha spiegato il soprintendente ai beni artistici Lucia Fornari Scianchi nella sua presentazione.



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