FILODIRETTO7 - n. 21 del 15/12/2006
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Il novecento tra passione e arte
LUIGI MAGNANI


Laszlo Vinkler - Ritratto di Luigi Magnani (1936)

BIOGRAFIA
Luigi Magnani nasce a Reggio Emilia nel 1906 e scompare, vicino a Parma, il 15 novembre 1984.
Nel 1929, si laurea in Lettere moderne, con una tesi sullo scultore modenese del Cinquecento, Antonio Begarelli, anticipata da uno studio su Prospero Sogari detto il Clemente (1927), che attestano i suoi nascenti interessi per la scultura emiliana. Il suo amore per la scrittura è testimoniato dai consistenti appunti per tre romanzi (La Duchessa Roccamurata, Estate, Ragazzi precoci) mai conclusi, ma utili come testimonianza autobiografica giovanile.

Le consulenze artistiche e l'amore per la musica
Negli anni Trenta inizia, grazie a una serie di consulenze artistiche e conferenze, la collaborazione con la Pontificia Accademia Romana e con l'Istituto Treccani per il quale compila alcune voci, sempre artistiche, per l'Enciclopedia Italiana. Nel 1943 riprende la collaborazione con l'Istituto Treccani per il Dizionario Biografico degli Italiani e con l'editore milanese Ferdinando Ballo per la sezione musicale di un Dizionario delle Arti Contemporanee.
Nel 1938 consegue la Libera Docenza in Storia dell'arte medioevale e moderna e continua a coltivare la passione per la musica. Sono suoi maestri di composizione Alfredo Casella e Raffaele Casimiri dei cui insegnanti si avvarrà per una serie di componimenti musicali cui si dedicherà per alcuni anni e troveranno esecuzione dagli anni Trenta fino agli anni Cinquanta.

Gli incontri con gli artisti del Novecento
Nel 1941 la famiglia acquista la Villa di Mamiano dove oggi è ricomposta l'intera collezione. Nello stesso periodo incontra molti artisti, che costituiranno la matrice della sua raccolta.

Il suo lavoro accademico (1949 - 1962)
I suoi interessi che spaziano dalla musica alla letteratura, alle arti figurative lo spingono a diverse indagini critiche. Dal 1949 al 1962 insegna Storia delle arti decorative, del manoscritto e del libro all'Università "La Sapienza" di Roma. Nello stesso periodo insegna presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari dell'Università di Roma, mantenendo il prevalente interesse per la musica e organizzando nella sua casa romana molti concerti eseguiti da interpreti prestigiosi. Nel 1950 diviene Presidente dell'Associazione Italofrancese di Parma. Entra fra i componenti della Pontificia Insigne Accademia dei Virtuosi del Pantheon a Roma. Nel 1952 viene nominato accademico d'onore dall'Accademia di Belle Arti di Parma. Nel 1956 è tra i fondatori di "Italia Nostra".

I saggi e i premi per la musica
E' autore di molti saggi pubblicati in "Paragone", "Tempo presente", "La Rassegna musicale" raccolti, nel 1957, nel libro Le frontiere della musica. Cura per la Rai una serie di trasmissioni su Beethoven. Per la sua attività di diffusione della musica riceve il premio "Provincia di Reggio Emilia per la musica" e il "Microfono d'argento" (1959) per la categoria "Rubrica musicale". Mantiene a lungo una fitta collaborazione con enti lirici (Teatro la Scala, Comunale di Bologna, Municipale di Reggio Emilia, Comunale di Trieste) curando presentazioni critiche di varie opere.

Il ritiro
Nel 1976 rinuncia all'insegnamento all'Università di Roma e si ritira nella sua Villa di Mamiano, pur continuando ad intrattenere rapporti con il mondo intellettuale italiano e straniero e a dedicarsi alla sua collezione, incrementandola con l'acquisto di opere importanti e portandola alla natura giuridica di Fondazione (1977). Nel 1979 gli viene conferito il Premio "Targa d'oro per l'ecologia".