FILODIRETTO7 - n. 21 del 15/12/2006
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CONVENTION DELL'AREA ATTIVITÀ INTERNAZIONALI
I responsabili della rete estera si sono incontrati per discutere le linee guida essenziali delineate dalla riorganizzazione che punta soprattutto sui mercati emergenti

Le linee guida essenziali della strategia riguardano:
  • la concentrazione sulla clientela PMI, segmento di clientela corporate "core" per il Gruppo.
  • L'ottimizzazione della strategia commerciale in risposta a tutte le esigenze della clientela di riferimento con focalizzazione crescente su prodotti finanziari più complessi e a copertura di aree con rischio Paese più elevato.
  • Il conseguimento di un assetto della filiera estera maggiormente funzionale alla strategia del business ITF, attraverso la razionalizzazione di tutte le sue componenti domestiche, estere e di struttura centrale.
  • La presenza all'estero della Banca si è riorganizzata puntando soprattutto sui mercati emergenti. Il consiglio di amministrazione, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2006-2009, ha approvato il piano di un nuovo e più funzionale assetto sui mercati internazionali.

    Gli scorsi 11 e 12 dicembre si sono ritrovati a Siena i responsabili delle strutture della rete estera del Gruppo: Filiali, UDR, Italian Desk, Customer Desk, nonché di Monte Paschi Banque e Monte Paschi Belgio.
    Le due giornate di lavori, organizzate dall'Area Attività Internazionali, hanno visto la partecipazione anche dei colleghi della Direzione Rete Banca MPS, di BAM e Banca Toscana, responsabili delle strutture che presidiano l'attività dell'"estero domestico", e di personale del Consorzio Operativo.

    Durante la sessione della prima giornata Vittorio Calvanico, Responsabile della Area Attività Internazionali, ha illustrato i contenuti del piano industriale delle "attività internazionali del Gruppo MPS, focalizzando l'attenzione sulle proiezioni economico-finanziarie dell'attività del settore (da 156 a 215 mio di Euro di ricavi del comparto, con una riduzione del cost/income dal 66% al 46%) e sul macro-piano di trasformazione del modello organizzativo della rete estera.
    Tali proiezioni si fondano sul potenziale operativo che il Gruppo già riesce ad esprimere grazie alla posizione di primo piano sul mercato estero-domestico, con una quota pari al 7,3% dell'intermediato commerciale rispetto ad una quota impieghi del 6,7% del comparto creditizio.
    La forte attenzione nei confronti di questa attività proviene dal passato e da una storia consolidata e si coniuga con la professionalità che gli operatori hanno finora dimostrato e che costituisce, senza dubbio, il valore fondante per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi fissati dal suddetto piano.

    Il tema principale che accompagna le strategie per i prossimi tre anni è quello di "servire" bene il cliente domestico, anche nelle sua attività oltrefrontiera in quei paesi a più alto tasso di crescita e di sviluppo. E' in queste nuove realtà di mercato, assai attraenti per lo sviluppo del business delle nostre PMI , l'orizzonte in cui dobbiamo impegnarci per offrire supporto operativo, consulenza specialistica e fornitura di servizi.
    In accordo con tali obiettivi si configura la trasformazione del modello organizzativo della rete estera che a fine periodo di piano industriale prevede un aumento dei presidi esteri da 21 a 23 strutture e la creazione di Hub regionali di coordinamento, privilegiando la presenza in nuove aree dell'Asia, del Medio Oriente e dell'America Latina.
    L'intervento del vice direttore generale Marco Morelli, che ha portato il saluto della direzione generale, è stato improntato a sottolineare il focus verso il segmento PMI e gli spazi di mercato che in questo ambito possono essere sviluppati aggredendo in primis la clientela già esistente e allargando quindi l'offerta a nuova clientela. Le rilevazione del settore mostrano infatti, nonostante i risultati raggiunti, come molte aziende, già clienti del gruppo, non siano adeguatamente valorizzate anche nel comparto estero, mostrando un evidente squilibrio con la corrispettiva attività domestica.

    La seconda giornata di lavori si è orientata ad un confronto tra gli operatori della Capo Gruppo, delle reti domestiche e della rete estera, teso a mettere in evidenza i punti di forza del progetto industriale e le criticità operative da superare, al fine, di rendere efficiente la necessaria interazione tra i differenti soggetti che agiscono nel comparto.
    E' evidente come il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi fissati, non possa prescindere da un'azione sinergica dei differenti attori che cooperano alla soddisfazione dei bisogni e delle esigenze del cliente tanto sul mercato domestico, quanto, e ancor di più, su quello estero.
    La comprensione profonda, da parte di tutti i players chiamati a questa mission, di porre il cliente come comune denominatore della loro azione operativa rappresenta una delle più sicure vie per una proficua collaborazione delle parti ed è in grado di innescare un virtuoso processo di sviluppo dell'attività.