FILODIRETTO7 - n. 18 del 24/11/2006
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COME CAMBIA IL COMMERCIO CON L'ESTERO
Analisi del mercato internazionale e delle opportunità per le imprese italiane

E' stato pubblicato il numero 5 di Ottobre 2006 del rapporto ICE- Prometeia dal titolo "Evoluzione del commercio con l'estero per aree e settori"1. Il documento contiene oltre ad una sintesi dello scenario internazionale un'analisi per macroarea delle importazioni ed alcuni approfondimenti, tra cui una valutazione delle opportunità per le imprese italiane in Cina e India. Allo studio è allegata una appendice dove sono riportati dati sulle importazioni a prezzi costanti, sui paesi, le aree e i settori analizzati.

Per chi fosse interessato allo studio completo, la pubblicazione può essere richiesta a studi@ice.it o via fax allo 06.5992.6208.

Gli aspetti caratterizzanti il rapporto di Ottobre (è il 5° a partire dal novembre '03) riguardano:

  • Lo scenario macro internazionale con una favorevole previsione di andamento del commercio e dell'output globale. Tale condizione è rappresentata dal grafico (fig 1) che illustra il comportamento storico e prospettico di tali aggregati ed evidenzia come il 2006 rappresenti l'anno favorito dalla congiuntura internazionale con il commercio che supera la soglia del 9% e il Pil oltre il 3%. Tale massimo relativo si inquadra in un periodo 2004-2008 particolarmente positivo: quinquennio record nell'evoluzione del commercio mondiale anche se la crescita è bruscamente scesa tra il 2004 e il 2005.




  • Alla favorevole fase ciclica si accompagna una diversificazione geografica del commercio e a una ricomposizione merceologica degli scambi (v.fig.3). In sostanza negli ultimi cinque anni si è assistito ad un ridimensionamento dell'output per i settori portanti del quinquennio 1995-2000 quali l' Elettrotecnica e, soprattutto, Elettronica mentre i settori del comparto meccanico, dagli Intermedi in metallo all'industria automobilistica, hanno dimostrato un' accentuata dinamicità, grazie soprattutto alla maggiore propensione all'investimento nei paesi emergenti. A questi si va ad aggiungere il Sistema casa, i prodotti Intermedi per le costruzioni e l' Alimentare. Da tali cambiamenti possono derivare stimoli positivi per le imprese italiane. Vi sono al contempo importanti settori, come ad esempio il Sistema moda e la Meccanica strumentale, che invece continuano ad essere collocati su un trend di crescita inferiore a quello medio. Oltre a questi, anche Imballaggi e Commodity evidenziano una crescita degli scambi mondiali che continua a mantenersi modesta.


  • La condizione di vantaggio/svantaggio per l'industria italiana è sintetizzata nella tab. 1. Da essa emerge come la nostra capacità di tenuta sia maggiore nei settori nei quali è in atto un progressivo incremento nel numero relativo di esportatori (indipendentemente dal grado di concentrazione), risentendo in minima parte della concorrenza degli emergenti. Fa eccezione il sistema casa: mobili e elettrodomestici, che risulta in netta flessione: -3,6 la variazione della quota 2002-2005.




  • Il rapporto contiene anche un'analisi delle opportunità per le imprese italiane in Cina e India: in Cina l'Italia presenta buone chances nel comparto elettromeccanico e del Made in Italy per prodotti di gamma medio alta, prima poco rilevanti (concorrenza diversa dal prezzo). In altri settori, è il caso dell'Alimentare (proveniente dall'America Latina) e dell'Elettronica (di provenienza asiatica), l'Italia risente della competizione di paesi emergenti. In India la nostra presenza sembra godere un vantaggio relativo nel Sistema moda. In tutti gli altri comparti, invece, sono ancora prevalenti gli effetti della fase di prima significativa apertura del mercato indiano al commercio internazionale, che vede favoriti, per vicinanza geografica e bassi prezzi, i paesi emergenti a minor reddito (Cina in testa).


A cura dell'Area Attività Internazionali
Serv. Credito Controparti Estere
Per informazioni: luciano.fiordoni@banca.mps.it


1 Studio frutto della collaborazione tra ICE e Prometeia. Il lavoro di ricerca si è articolato in diverse fasi, dalla costruzione di un'ampia banca dati sui flussi di commercio estero alla stima e realizzazione di un modello econometrico di previsione. E' disponibile una nota metodologica riguardante i criteri utilizzati ed i risultati ottenuti; questa nota può essere scaricata dai siti internet di ICE e Prometeia. La banca dati (FIPICE) di riferimento del modello è relativa agli scambi commerciali a valori correnti di 64 paesi, suddivisi in 174 classi merceologiche. La banca dati è stata deflazionata con un apposito modello (MOPICE), il cui scopo è quello di suddividere le variazioni dei valori tra una componente di quantità ed una di prezzo.