FILODIRETTO7 - n. 26 del 19/1/2007
Siete in: Home » La previdenza complementare ad una svolta

Prodotti...

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE AD UNA SVOLTA
Kaleido e Paschi previdenza i prodotti del Gruppo per la clientela

La legge finanziaria per il 2007 prevede che dal 1° gennaio i lavoratori si dovranno esprimere sulla destinazione del proprio Tfr o con decisione esplicita o anche tramite il silenzio/assenso.
Tale pronunciamento dovrà avvenire entro il 30 giugno 2007.
Il varo delle nuove norme sulla previdenza complementare interessa tutti gli aderenti attuali e potenziali al cosiddetto 2^ pilastro (il primo è quello della previdenza di base gestita dall’Inps).
In questa nota proponiamo le risposte ad alcuni ricorrenti quesiti che interessano la clientela del Gruppo (attuale e potenziale) e una indicazione dei prodotti messi a disposizione per rispondere alle esigenze in tema di previdenza.

1) Quali sono le novità in materia di previdenza complementare ?
Nelle aziende con più di 50 dipendenti il Tfr potrà essere destinato alla previdenza complementare oppure finirà in un apposito Fondo gestito dall’Inps che amministrerà le somme con gli stessi criteri attuali. Nelle aziende con meno di 50 dipendenti, il lavoratore con scelta esplicita potrà lasciare, come nell’attualità, il Tfr in azienda. Attraverso accordi aziendali tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali o direttamente con i dipendenti il Tfr potrà essere devoluto con adesioni collettive anche ai fondi pensione aperti gestiti dagli intermediari finanziari. Siamo, dunque, ad una svolta.

2) Quali sono i vantaggi del passaggio del Tfr alla previdenza complementare?
Bisogna distinguere tra i datori di lavoro e i lavoratori. Per le imprese a fronte del passaggio del Tfr alla previdenza complementare sono previste delle misure compensative:
- è deducibile un importo pari al 4% del Tfr devoluto; tale importo sale al 6% per le imprese con meno di 50 addetti;
- non deve essere più versato il contributo al fondo di garanzia del Tfr pari allo 0,20%;
- a partire dal 2008 sono previste riduzioni degli oneri impropri che gravano sulle aziende.
Per i lavoratori, il passaggio del Tfr alla previdenza complementare significa investire tali somme sui mercati finanziari scegliendo la combinazione rischio/rendimento preferita, assicurandosi in ogni caso una diversificazione dei propri investimenti e, soprattutto, una gestione professionale: in altre parole la possibilità di ottenere rendimenti più elevati.

3) Quali sono i vantaggi dei versamenti di contributi del datore di lavoro e dei lavoratori?
Ci sono consistenti vantaggi sia per le imprese che per i lavoratori. Per le imprese, i contributi alla previdenza complementare subiscono ai fini Ires e Irap lo stesso trattamento del salario riconosciuto ai lavoratori ma scontano solo un onere contributivo del 10% (chiamato contributo di solidarietà) anziché pagare i contributi sociali ordinari che si attestano al 23,81% (a cui bisogna aggiungere l’eventuale onere per il Tfr). L’adesione ad un fondo accresce poi la fidelizzazione dei dipendenti e la capacità di attrarne nuovi. Per i lavoratori, il salario è, come è noto, al netto degli oneri contributivi (pari al 9,19%) e dell’Irpef mentre i contributi alla previdenza complementare sono al lordo di ogni prelievo. Si può dunque realizzare, nel comune interesse, uno scambio tra incrementi salariali e contributi alla previdenza complementare.

4) Quali sono i vantaggi fiscali per gli aderenti?
Vi sono notevoli vantaggi riguardo al versamento dei contributi, nella fase di accumulo e nelle prestazioni erogate. Senza scendere in dettagli tecnici, basti dire che è consentita una deducibilità fiscale dei contributi complessivi (inclusi quelli del datore di lavoro) fino a 5.164 euro all’anno, sui rendimenti del fondo, nella fase di accumulo, grava una minore imposta sostitutiva (nell’attualità l’11%) e sulle prestazioni maturate dal 1° gennaio 2007 vige un regime tributario di particolare favore, in quanto sono soggette a ritenuta di imposta del 15% con la possibilità con più di 15 anni di adesione al fondo di ulteriori riduzioni fino al 9%.

5) Quali sono gli indirizzi e l’offerta del Gruppo?
Da quanto detto, emerge chiaramente che in questi sei mesi sarà estremamente importante raccogliere il maggior numero possibile di adesioni ai fondi aperti Paschi previdenza, per le adesioni individuali, e Kaleido, per quelle collettive.

L’attenzione delle filiali dovrà essere rivolta soprattutto verso le adesioni collettive, dato il termine rigido entro cui dovranno essere effettuate le scelte sul Tfr: si tratta di contattare le imprese, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei lavoratori per presentare l’offerta di prodotti del Gruppo, un’offerta sicuramente efficiente e competitiva (si registrano già oltre 1.200 adesioni collettive).
Si segnala che sul sito intranet (Direzione Rete BMPS – Canali Retail – Prodotti – Previdenza – Paschi Previdenza / Kaleido), il Servizio Fondi Pensione complementari ha provveduto ad inserire due schemi tipo per le adesioni collettive che potranno essere utilizzati dalle filiali per facilitare la raccolta delle adesioni.
E’ evidente che i prodotti previdenziali possono costituire insieme al finanziamento del Tfr un pacchetto integrato da offrire alla clientela a condizioni competitive.