FILODIRETTO7 - n. 20 del 7/12/2006
Siete in: Home » La nuova pubblicazione della Fondazione Mps

LA NUOVA PUBBLICAZIONE DELLA FONDAZIONE MPS
"Architettura e disegno urbano a Siena nell’Ottocento tra passato e modernità"


da sinistra: Gianni Mazzoni, Gabriello Mancini e Marco Parlangeli

Il volume, stampato da Umberto Allemandi Editore, affronta la genesi urbanistica, le vicende architettoniche e artistiche di Siena nell’arco temporale che va dagli ultimi anni del XVIII secolo agli esordi del Novecento.
Gli undici saggi raccolti da Margherita Anselmi Zondadari offrono nuovi punti di vista e analizzano ogni elemento urbanistico della città di Siena (giardini, case, chiese) attraverso lo stile predominante nell’Ottocento. La completezza della pubblicazione è evidenziata dalla presenza anche dei regolamenti dell’edilizia dell’epoca. L’opera ha il pregio della precisione delle fonti e delle citazioni, nonché di aspetti inediti e per la prima volta affrontati con accurato spirito di indagine scientifica. Il saggio ricostruisce l’evoluzione del pubblico passeggio della Lizza ripercorrendone la sua storia per poi passare a giardini e parchi di ville suburbane, come quello progettato da Agostino Fantastici intorno al 1825 per Mario Bianchi Bandinelli nel villino Il Pavone fuori Porta Romana. Anche Felicia Rotundo, altra curatrice del volume, si occupa di ville suburbane, fra le quali villa Santa Margherita a Costalpino e villa Il Castagno sulla strada Chiantigiana, presso Quercegrossa, nelle quali si rintracciano gli stilemi neoclassici, elementi puristi, caratteri di eclettismo. Laura Vigni affronta, invece, le vicende di alcuni palazzi storici gentilizi, Palazzo Gori Pannilini, Palazzo delle Papesse, Palazzo Ottieri della Ciaia, individuando nella nuova destinazione e funzionalità lo specchio della trasformazione borghese della società senese dell’epoca. I saggi di Fabio Gabrielli e Matthias Quast studiano le caratteristiche del linguaggio architettonico degli edifici. In particolare Gabrielli si concentra sulla reinvenzione dello stile gotico degli interventi progettati da Guido Rossi e da Giuseppe Partini; Quast analizza, invece, alcuni esempi di rifacimento in stile neorinascimentale, indicando i modelli in stilemi della tradizione locale, in esempi romani e fiorentini. Altri spunti di lettura interessanti possono essere tratti dagli scritti di Claudio Bartalozzi e Filippo Pozzi sulla serie di interventi che contribuirono ad : dal riassetto della zona collegata alla costruzione della stazione ferroviaria alla sistemazione della Piazza del Mercato, al livellamento del Poggio dei Malavolti o alla definizione di via Pianigiani. Sono indicati anche ipotesi di intervento concepiti in ordine all’apertura di nuove vie di collegamento fra le varie parti della città che avrebbero implicato la cancellazione di numerosi antichi fabbricati, ma che, fortunatamente, non trovarono seguito.
Margherita Eichberg tratta gli aspetti legati all’edilizia religiosa senese all’indomani dell’Unità d’Italia tra progetti di riutilizzo e restauri stilistici, quando importanti conventi abbandonati dai religiosi furono convertiti a nuovi usi civili. La Eichberg ricostruisce le vicende di San Domenico e San Francesco per qualche tempo adibite a caserma.
Ettore Pellegrini si sofferma sulla fortuna delle immagini di Siena riprodotte in opera a stampa italiane e straniere, in incisioni all’acquatinta o in litografia che hanno rappresentato e diffuso nel mondo i monumenti senesi, richiamando i facoltosi turisti e non solo.


da sinistra: Gianni Mazzoni, Gabriello Mancini, Marco Parlangeli, Margherita Anselmi Zondadari (curatrice del libro strenna)