FILODIRETTO7 - n. 18 del 24/11/2006
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INVITATO SPECIALE: RUGGERO BENEDETTO A CANALE 10
Durante l'intervista una descrizione dell'avventura che la Banca ha intrapreso verso l'innovazione

Ruggero Benedetto, responsabile dell' Area Canali innovativi del Gruppo MPS, ha rilasciato un'intervista a Canale 10 nella quale ripercorre la sua esperienza lavorativa iniziata nella consulenza e approdata nel 2001 al Monte, periodo in cui il Gruppo lanciava in maniera importante le sue iniziative in ambito di innovazione.

Vedi il video dell'intervista:
» prima parte
» seconda parte

"La mia esperienza nel mondo della banca nasce alla Banca Monte dei Paschi -racconta Ruggero- però il mio approccio all'innovazione nasce sicuramente prima, in imprese di stampo anglosassone, in società di consulenza direzionale dove all'inizio degli anni '90 comincio a lavorare su progetti di respiro internazionale".
Durante quegli anni si cominciava a capire che l'approccio ai problemi delle aziende doveva essere un approccio multidisciplinare, ovvero concentrare all'interno di un team tutte le competenze necessarie al raggiungimento dei risultati voluti.

Si sottolinea quindi l'importanza del team.

"Quando parliamo di innovazione, parliamo di recepire le esigenze dei clienti e di portarle sul mercato in tempi brevissimi. Per fare questo c'è bisogno di competenze diverse.
Per esempio nel team che io guido ci sono competenze che vanno dall'information technology a quelle di scienze della comunicazione a quelle di marketing a quelle di banca in senso stretto. Non solo c'è bisogno di averle tutte, ma è proprio dal confronto che escono le idee più interessanti e che di sicuro hanno presa sul mercato".

Ruggero Benedetto entra nella banca Monte dei Paschi nel 2001, periodo in cui il Gruppo lanciava in maniera importante le sue iniziative in ambito di innovazione che trovano la loro massima espressione nell'accordo fatto con Microsoft.

Ma come cambia la banca?

"Il Gruppo è caratterizzato da una logica territoriale molto forte. Nel tempo diventa sempre più difficile, all'aumentare delle dimensioni della banca, tenere questa forza territoriale che consiste nel dare al cliente i servizi che vuole. È l'essere vicino al cliente che fa la territorialità della banca; territorialità che inevitabilmente diminuisce all'aumentare delle sue dimensioni.
Il segreto del successo delle iniziative che stiamo mettendo in cantiere è il fatto che è l'innovazione che può aumentare la capacità territoriale e le capacità di servizio al cliente di una banca.
Più innovazione c'è e più la banca può penetrare nel territorio ed essere a contatto con il cliente.

Questo è ciò che sta alla base dell'accordo con Microsoft.

"La filiale è il centro relazionale, quindi se un cliente vuole parlare delle sue esigenze in maniera completa e approfondita deve recarsi in filiale dove i gestori saranno in grado di identificare le sue necessità ed indirizzarle verso le offerte adatte".

Si vuole mantenere il rapporto persona a persona. La differenza sta nel fatto che oggi il cliente, utente dei servizi bancari, prima di arrivare presso un operatore bancario ha un forte desiderio di informazioni che può reperire solo con l'ausilio della tecnologia.
"Quindi la scommessa sta nel fatto che i canali innovativi della banca, internet banking, mobile banking, phone banking, possano essere quei canali messi a disposizione del cliente non solo per fare delle transazioni.

"L'aspetto fondamentale a cui dedichiamo un'attenzione fortissima è "l'esperienza utente" che viene dallo studio della relazione uomo-macchina.
È fondamentale che alla base dello strumento che l'utente utilizza, i processi di erogazione dei servizi vengano ridisegnati in modo da andare incontro alle sue esigenze e caratteristiche".

E questo non vuol dire che la tecnologia sostituirà l'uomo.

La scienza che studia le macchine ha fatto un'inversione di tendenza fortissima. Fino a qualche anno fa si credeva di dover progettare macchine che avrebbero sostituito l'uomo, oggi questo si è sfatato completamente.
Oggi l'uomo sa di poter progettare macchine sempre più complesse che lo aiuteranno sempre meglio. Si è in qualche modo ritornati al passato verso una tecnologia che sia di supporto e non sostitutiva.
Noi cerchiamo di aumentare i momenti relazionali.
Questo significa essere territoriali ed essere vicini alle esigenze del cliente.