FILODIRETTO7 - n. 34 del 16/3/2007
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LE CARATTERISTICHE DEL PIANO SPORTELLI
97 aperture previste nel 2007 e 153 entro il 2009

In considerazione dell’importanza del Piano Sportelli, pur nella continuità di quanto realizzato negli anni precedenti, è stato indirizzato un rilevante sforzo nel miglioramento sostanziale della metodologia adottata, sia mediante l’adozione delle più aggiornate tecniche e informazioni di geomarketing e di modellazione matematica, sia con la creazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare al fine di definire, con il coinvolgimento di tutte le strutture interessate, un approccio di Gruppo unico e condiviso, che tenga ovviamente conto delle indicazioni scaturenti dalle reti sul territorio.
Per quanto concerne gli aspetti più tecnici, l’utilizzo degli usuali indicatori di potenziale economico del territorio e della pressione competitiva è stato così arricchito e valorizzato dall’analisi dettagliata dei risultati della georeferenziazione della clientela delle attuali filiali di Gruppo. Sono state così, ad esempio, identificate le caratteristiche proprie di 5 tipologie di territorio/filiale significativamente differenziate in Area Metropolitana, Periferia Metropolitana, Comune Grande, Comune Medio, Comune Piccolo. L’utilizzo delle più avanzate tecniche di valutazione per la scelta delle candidature al fine di massimizzare il potenziale minimizzando il tasso di sovrapposizione territoriale, è andato di pari passo con la valorizzazione delle imprescindibili competenze e conoscenze presenti nelle Banche del Gruppo.

Inoltre, si è concordata una sovrappesatura per le regioni del Centro e Sud Italia, escluse le zone di insediamento storico, in considerazione sia del focus sul Nord del Paese che aveva caratterizzato il precedente Piano Sportelli, sia della maggior rapidità di raggiungimento del breakeven per le filiali di recente apertura nelle Regioni Centro-Meridionali.

La sopra richiamata volontà di anticipare il più possibile il calendario di aperture e portare rapidamente al profitto le nuove filiali ha suggerito di affiancare ai tradizionali ambiti di redazione del Piano Sportelli altre attività complementari.
Da un lato, s’è perciò dato corso alla revisione delle fasi del processo di apertura, finalizzata alla significativa riduzione dei tempi medi di circa 7/8 mesi che intercorrono tra l’inizio delle attività di ricerca dei locali e l’effettiva apertura della filiale.
Dall’altro, si è avviata la definizione di un format territoriale, ovvero un insieme standardizzato e coordinato di regole, proposte, attività e strumenti indirizzati a Direzioni Territoriali e titolari di nuove filiali, per supportarne le attività pre e post apertura, fino al raggiungimento del break even.

L’attività sulle nuove aperture, ma anche le esigenze di chiusura e delocalizzazione, richiederà un monitoraggio sistematico mensile da realizzare anche tramite nuovi strumenti da implementare nel corso del 2007 (Modello dinamico di manutenzione del Piano). Tali strumenti permetteranno di segnalare in automatico le situazioni di criticità dell’andamento rilevandone le principali cause.



A cura dell'Area Canali Distributivi