FILODIRETTO7 - n. 16 del 10/11/2006
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Arte senese torna a casa
LEONARD BRAMER, IL TRIONFO DI DAVID

Attribuito a Leonaert Bramer
(Delf, 1596 - 1674)


Il trionfo di David
olio su lavagna, 32 x 45 cm

Considerata la delicata natura del manufatto pittorico, che prevede la stesura a olio direttamente sul supporto di lavagna, le condizioni di quest'opera appaiono buone.
Il piccolo dipinto è stato presentato all'Asta Pandolfini dello scorso marzo con una proposta attributiva al pittore olandese Leonaert Bramer,1 basata sul confronto con le due lavagne della collezione Chigi Saracini, dove sono raffigurati in una nebbiosa, impenetrabile oscurità il Trionfo di David con la testa di Golia e il Ritorno di Giuditta a Betulia con la testa di Oloferne.2
La concordanza è evidente nel curioso modo di dipingere le figure solo nelle parti in luce, mentre il compito di rendere il buio della notte è lasciato al color grigio della lavagna di supporto. Si direbbe un modo tendente alla ricerca di effetti di facile attrattiva, che riduce in gioco la spietata, naturalistica maniera del Caravaggio di evidenziare solo ciò su cui batte il lume.
Quel che contraddistingue questa figurazione su lavagna è la volontà di rappresentare una complessa scena, che è animata da molti personaggi e ha la pretesa di suggerire con sintetiche stesure di colore scuro anche un'ambientazione urbana sulla destra e un lontanante paesaggio.
Non avendo scelto di mostrare la fonte della luce artificiale, il pittore ricorre a una generale intonazione rosseggiante, che si riverbera su volti, vesti e animali rappresentati.
La forma e la lunghezza delle casacche del soldato di spalle a sinistra e di quello a lato del cavallo di David suggeriscono una datazione dell'opera al terzo decennio del Seicento.
L'acquisizione di questo Trionfo di David alla collezione della Banca permette, dunque, un bel confronto con le due lavagne Chigi Saracini, che si ritengono dipinte dal pittore di Delft durante il soggiorno italiano, durato dal 1616 al 1627.


1 Arredi e dipinti antichi provenienti da una collezione toscana, Pandolfini Casa d'Aste, Firenze, martedì 28 marzo 2006, lotto n. 328.
2 Sulle quali si vedano le recenti schede di Riccardo Spinelli, Oltre la scuola senese. Dipinti del Seicento e del Settecento nella collezione Chigi Saracini, catalogo della mostra di Siena, Firenze 2005, pp. 104-106, cat. n. 51a-b.