FILODIRETTO7 - n. 1 del 28/7/2006
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MESSAGGIO DEL DIRETTORE GENERALE DR. ANTONIO VIGNI



Testo dell'intervento:
Buon giorno a tutti.
Il nostro Presidente ci ha illustrato gli obiettivi e le strategie del piano industriale. Io mi soffermerò su due aspetti. Il primo è la crescita. Il piano sarà un piano di crescita dei ricavi, crescita delle quote di mercato, crescita della presenza con la nostra clientela da realizzare attraverso il potenziamento della forza commerciale del Gruppo.
Secondo punto è il miglioramento della produttività che dovremmo realizzare tenendo sostanzialmente fermo il livello dei costi, ma soprattutto migliorando il nostro modo di operare, migliorando l'efficienza interna attraverso una nuova riorganizzazione del Gruppo, sia al centro che alla periferia.
Partiamo dalla crescita. Crescere significa in primo luogo concentrarsi su ciò che sappiamo fare meglio, su quello che siamo, sul nostro dna, sul fatto di essere una grande banca commerciale inserita nei territori, forte con la propria clientela.
Noi investiremo su questo, decisamente. Apriremo 200 nuovi sportelli, potenzieremo le filiali, a partire da quelle più piccole, quelle con meno di 4 dipendenti.
Potenzieremo molto il front office. Vogliamo aumentare la forza che è a contatto con i nostri clienti di oltre 1000 unità riducendo il numero sostanzialmente delle risorse nel back office. Investiremo ulteriormente nelle piattaforme tecnologiche, nei modelli di servizio a supporto dell'azione di mercato.
Ma tutto questo non basta guardando il rapporto con il territorio.
Sono anni che investiamo sulla rete, ma oggi è arrivato il momento di rivedere una nuova configurazione territoriale delle nostre filiali che interpreti meglio i bisogni del mercato su tutto il territorio. Creeremo delle aree territoriali, non sarà una semplice sommatoria delle precedenti Capogruppo, ma sarà una nuova cultura commerciale basata su più forti, anche numericamente, punti commerciali al servizio della clientela, basata su maggior grado di decentramento nei confronti della periferia, basata su maggiore flessibilità nel contatto con il mercato.
Crescere, significa che ce la dobbiamo guadagnare la crescita a partire dai livelli di servizio alla clientela. Il punto della leadership del servizio alla clientela è un punto fondamentale nel piano, un assunto molto forte. Lo realizzeremo cercando di ottenere, come ricordava prima il Presidente Mussari, nuovi prodotti a disposizione dei nostri clienti, dovunque essi siano nel mondo, nuovi servizi, ma a tutti noi, a tutto il personale del Gruppo fin d'ora spetta una cosa importante, uno sforzo importante nel miglioramento dei livelli di servizio, nella riduzione dei tempi di risposta ai clienti, nel rapporto quotidiano con la clientela che dovrà essere un rapporto sempre più forte, proattivo perché è questo il punto più delicato di relazione tra la banca e il proprio cliente, e su questo si costruisce lo sviluppo futuro della banca.
Su questo tema io nei prossimi giorni vi invierò una lettera particolare a tutti perché ritengo che sia un punto delicato del piano sul quale raccomando una particolare attenzione. Non basta riorganizzare le Aree, non basta riorganizzare la nostra rete, importante rete di distribuzione, non basta guardare alle nostre banche sul territorio. Dobbiamo riorganizzarci molto al centro con un punto centrale che è la filosofia del Gruppo: tutta l'organizzazione del Gruppo deve essere orientata al mercato. Per questo abbiamo rivisto l'organizzazione della Capogruppo creando tre nuove Aree, retail, private e corporate, ma creando un'area nuova, che è un'area dedicata proprio a livello di servizi non solo alla riduzione dei costi ma al livello di servizi del gruppo. E quest'area seguirà poi tutto il funzionamento della macchina in maniera tale che il rapporto tra centro e periferia sia un rapporto più fluido e più efficace.
Puntiamo molto al ricambio, a favorire un ricambio anche generazionale, quindi rafforzare la fluidità dei rapporti, un miglioramento dei processi interni. È evidente che è una fase di cambiamento e di avvicendamenti e come tutte le fasi di cambiamento e avvicendamenti si creano incertezze, attese, anche fibrillazioni che dobbiamo saper governare tutti stando molto coesi, basandoci sulla nostra forte cultura di Gruppo e sapendo che stiamo lavorando per raggiungere risultati di crescita importanti.
Non occorre in questa fase attardarci, dobbiamo fare in fretta perché il mercato sta andando a velocità molto elevate. E soprattutto dobbiamo considerare che i risultati del piano si costruiscono a partire dai risultati di questo esercizio, dai risultati del 2006.
Per cui dobbiamo stare tutti concentrati sul lavoro, concentrati sulla clientela, concentrati sul budget. Un richiamo infine a tutto il personale che è la forza del Gruppo. Il personale è il motore, è il patrimonio fortissimo che il Gruppo ha , e il piano cercherà e vorrà interpretare le istanze di crescita del personale perché su questo investiremo nel rispondere ai bisogni che tutti i colleghi hanno. Bisogni di sviluppo, bisogni di formazione, bisogni di guardare al futuro, ad una prospettiva di crescita.
Con queste considerazioni io vi invito tutti ad essere appunto molto tonici, squadra unita e vi faccio tanti auguri di buon lavoro.