FILODIRETTO7 - n. 1 del 28/7/2006
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MESSAGGIO DEL PRESIDENTE AVV. GIUSEPPE MUSSARI



Testo dell'intervento:
Buon giorno a tutti e scusate l'intrusione.
Lo scopo della newsletter che è arrivata sulle scrivanie dei vostri computer, è dare una spiegazione, speriamo esauriente e chiara, delle linee strategiche che sono alla base del nuovo piano industriale 2006-2009.
Lo sforzo fatto dalla Direzione, in primo luogo, e dal Consiglio per quanto di sua competenza, è stato quello di cogliere tutte le opportunità, che sono state ritenute utili, per garantire alla banca, in questo triennio, un triennio di sviluppo e di crescita.
Noi riteniamo che il Monte dei Paschi abbia passi in avanti da compiere, molti passi in avanti, ma anche tutte le caratteristiche per poterli realizzare mantenendo la sua centralità e mantenendo fede alla sua tradizione. È del tutto evidente che si può mantenere fede ad una tradizione solo se si guarda avanti.
Se invece ci si gira indietro ad ammirare la tradizione il rischio concreto che si corre è quello di tornare indietro e quindi sostanzialmente di peggiorare quello che altri ci hanno lasciato.
È per questo che gli obiettivi del piano sono molto ambiziosi e pensiamo in tre anni di raddoppiare l'utile netto, di ridurre il cost income al 51%, di aprire 200 nuove filiali, di avere 450mila nuovi clienti. Insomma di costruire, per quanto sarà possibile, una banca nuova.
L'attenzione maggiore dentro le linee del piano è riservata alla rete, cioè alla forza commerciale del gruppo. È per questo che la prima decisione coeva al piano è stata quella della riorganizzazione dell'area risorse umane.
E' per questo che abbiamo già scorso la graduatoria delle assunzioni.
E' per questo che abbiamo iniziato una politica seria e ferma in ordine alla riduzione delle strutture centrali. Abbiamo un costo del personale più alto del sistema e una produttività per unità di persone in linea con il sistema.
Abbiamo un numero di dirigenti in proporzione superiore, nella media del sistema, al numero di dipendenti. Abbiamo strutture centrali che sono eccessive rispetto alla nostra rete di vendita.
Dobbiamo fare tutte queste cose, quindi riportare la forza dov'è necessaria, e dobbiamo farlo in maniera ragionevole, ma in modo assolutamente determinato.
Io credo che se tutti quanti ci misureremo con i numeri di questo piano e se tutti quanti riusciremo a credere che è possibile superare alcuni limiti che sembrano, ma lo sembrano e basta, invalicabili, il Monte dei Paschi potrà addirittura fare meglio di quanto prevede il piano.
Da questo punto di vista, cioè dal punto di vista del Consiglio, voi troverete una struttura amministrativa che lavorerà e opererà nell'esclusivo interesse di questa azienda.
E se riusciremo a portare a termine questo piano o meno, dipenderà esclusivamente da tutti i dipendenti del Monte, dalla sua Direzione e dal suo Consiglio.
Nessuno di noi, a partire dal Presidente, potrà dare la colpa o la responsabilità a un soggetto terzo, esterno alla banca.
Abbiamo tutte le leve in mano per riuscire, sta a noi sostanzialmente utilizzarle nel modo migliore.
Un'ultima cosa: questo non è un piano di macchina, questo non è un piano che solo ridisegna l'organizzazione del Monte. Certo, la ridisegna e la rivede in maniera anche profonda. Ma è un piano strategico e un piano con cui il Mps, per esempio, ritiene di poter aggredire per primo il mercato della previdenza integrativa, di poter migliorare e rinnovare la sua presenza nel campo dell'assicurazione vita, e sotto questo profilo è prevista la realizzazione di una serie di joint venture con operatori specializzati per singole aree di business che serviranno a rendere più efficiente la banca, ma principalmente a migliorare la nostra offerta commerciale.
Nel mondo di oggi non è più possibile pensare di poter produrre tutto quello che riusciamo a vendere. Il nostro cliente ha il diritto di trovare nelle nostre filiali i nostri migliori prodotti, ma anche i migliori prodotti che altri operatori realizzano.
Una delle chiavi di lettura del piano, forse la principale, è il rapporto tra lo spazio e il tempo. Noi riteniamo che i nostri clienti abbiano diritto a tempi certi, che siano in linea con le loro esigenze di vita o con le esigenze delle loro imprese. Siamo convinti che abbiano diritto a vedersi ridurre a zero lo spazio: entrare in una filiale del Monte e trovare quanto di meglio il mondo offre come prodotti finanziari. Certo, sempre legati al loro profilo di rischio, adeguati alla volontà e capacità del cliente di comprendere dove investe il suo risparmio.
Insomma un percorso di eccellenza.
Se terremo presente lo spazio e il tempo, se immagineremo il tempo del nostro lavoro al servizio del tempo dei clienti e del successo dei clienti, credo che avremo un grande successo come Banca Monte dei Paschi di Siena.