FILODIRETTO7 - n. 33 del 9/3/2007
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Libri in vetrina...

IL FILO DEI RICORDI
La saga di una famiglia in Valdichiana, scritta dal collega Pasquale Marchi

Il volume sarà presentato martedì 20 marzo alle ore 18.00 presso l'Accademia Musicale Chigiana in Via di Città 89 a Siena.
Per prenotazioni contattare: 0577 622140 o 0578 226595

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Nel nostro vivere quotidiano tendiamo sempre ad evitare tutte quelle circostanze che possono in qualche modo porci davanti situazioni di sofferenza e di dolore.
Sono sensazioni che vogliamo mantenere estranee, come se non potessero toccarci, mentre nostro malgrado, possono entrare prepotentemente ed inaspettatamente sulla nostra strada.
La sofferenza ed il dolore sono quelli di un corpo immobilizzato ai nostri occhi, costretto a vivere ogni giorno della propria vita guardando lo stesso soffitto ed il trascorrere inesorabile delle ore, dei mesi e degli anni, inerme.
Ciò che non comprendiamo è che quel corpo che in noi suscita sentimenti di tristezza e di dolore, un senso di impotenza e malinconia, in realtà vive al suo interno nei pensieri e nell'anima.
Scava dentro se stesso come nessuno di noi è più abituato a fare preso dalla frenesia dei giorni che scandiscono il ritmo della vita dei nostri corpi in movimento.
Un corpo immobile in realtà è un corpo a suo modo vivo, che trova nella sua immobilità il senso della sua esistenza, attraverso un percorso di riflessione interiore di rara sensibilità, che riscopre il senso degli affetti, il legame con la propria terra, la famiglia e le antiche tradizioni e soprattutto il rapporto da sempre conflittuale dell'uomo con la Natura, con il destino, che spesso non ci ricompensa come noi ci aspettiamo.
Questo è il messaggio, che vuole essere allo stesso tempo un messaggio di solidarietà, ma soprattutto di speranza e coraggio del libro di Pasquale Marchi, montepaschino, che a seguito di un banale incidente nel giardino di casa è rimasto tetraplegico.
Il libro è "Il filo dei ricordi" della vita di Pasquale che ripercorre il significato che per lui ha avuto la famiglia, le amicizie e l'attaccamento profondo alle proprie origini. Di particolare significato è l'"invito alla lettura" scritto dal Prof. Enzo Balocchi alcuni giorni prima di morire.
La sofferenza e il dolore non si possono cancellare, ma si possono affrontare ed avere il coraggio di vivere e rivivere la propria vita, come accaduto a Pasquale, pur nell'immobilità del corpo.
"…...(Pasquale ndr) ripensava a tutto questo, a quanto impegno e fatica gli era costato mantenere il frutteto e tutto il resto. Non soltanto fatica, perché in quel giorno maledetto di 6 anni prima, sul far della sera, mentre si dedicava ad alcuni ritocchi nell'orto....quel verde l'aveva fatto cadere. Irreparabilmente, incredibilmente, stupidamente. Come accadono sempre le disgrazie....quella terra che lui amava tanto l'aveva tradito, con una crudeltà inaudita, gratuita, inspiegabile. E ora si domandava com'era stato possibile essere vittima di quella ingratitudine efferata, lui che quella terra l'aveva riportata agli antichi splendori rendendola ancora più bella di quando era bambino. Gli venne un dubbio. Non c'era stata nessuna volontà crudele. Non era forse che quella terra gli voleva troppo bene e, costringendolo all'immobilità, aveva voluto passare tutti i suoi giorni accanto a lei come fa un amante gelosa?"


Pasquale Marchi ha lavorato al Monte dei Paschi di Siena per oltre 35 anni, fino al giorno della terribile disgrazia. Tutti quelli che lo hanno conosciuto, in Italia e all'estero (ha lavorato lungamente anche in Francia e in Spagna), ne hanno apprezzato le doti professionali e umane. Non sconfitto, ha dato vita ad un associazione (Associazione Amici di Pasquale Marchi) che si occupa dell'attività di sostegno ai portatori di handicap.
Per contattare l'associazione:
Telefono
0577 622140 - 0578 226595
Email:pasquale_marchi@libero.it