FILODIRETTO7 - n. 31 del 23/2/2007
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LE RIMESSE ALL'ESTERO
Opportunità di sviluppo economico per gli emergenti e di business per le banche

I fenomeni migratori assumono crescente rilevanza non solo sociale, per i problemi connessi alla integrazione socio-culturale, ma anche per le opportunità economiche che potenzialmente offrono sia ai paesi di origine dei flussi migratori, in termini di sviluppo (catch up economico), sia ai paesi di destinazione, in termini di intermediazione delle rimesse e di prestazioni di servizi da parte delle banche. Uno studio contenuto nel Bollettino di Febbraio della BCE, pone in evidenza tre aspetti fondamentali del fenomeno migratorio in Europa:


Grafico a torta - clicca per ingrandire

Tabella 1 - clicca per ingrandire

  • La geografia dell'immigrazione residente in UE (ca.17 mio). Come illustrato dal grafico a torta (fonte BCE), se si esclude il 30% proveniente da altri paesi membri UE, il 19% trova origine nei paesi candidati all'ingresso nella UE, l'8% nel bacino del Mediterraneo, il 5% in Africa Sub-sahariana e il 2% in Russia e CSI. In Italia, secondo uno studio Newfin Bocconi1 , gli immigrati regolarmente soggiornanti superano i 2,8 mio (ultima stima Dossier Immigrazione 2005 - vedi tabella 1) e provengono principalmente da paesi nel Nord Africa (Marocco e Tunisia), dei Balcani e dell'Est europeo (Albania, Romania). E' interessante notare come l'appartenenza religiosa sia prevalentemente distribuita tra cristiani (ca. il 50% ) e musulmani (oltre il 30%). In quest'ultimo caso la confessione sunnita prevale su quella sciita, secondo la tradizionale ripartizione del mondo musulmano.








Tavola 1 - clicca per ingrandire

  • Il totale delle rimesse verso le aree frontaliere della UE è cresciuto in termini nominali dai 17 mld $ del 1990 a ca. 50 mld $ nel 2004. Nel periodo 2000-04 i paesi Mediterranei risultavano tra i maggiori beneficiari, con un valore quasi doppio (ca. 22 mld $) rispetto alle altre regioni confinanti con la UE. Secondo la European Investment Bank2 la UE rappresenta la principale fonte di redditi da lavoro estero per i paesi del Sud del mediterraneo (Turchia, Marocco, Algeria e Tunisia) mentre le realtà Mediorientali (Egitto, Libano, Giordania e Siria) ricevono risorse al di fuori della UE. La tavola 1 (fonte BCE) pone in rapporto le rimesse rispetto al Pil, alle importazioni di beni e servizi e agli Investimenti diretti del paese di destinazione. Le maggiori contribuzioni al Pil (oltre il 15%) riguardano Albania, Bosnia-Herzegovina, Giordania, Moldavia mentre il rapporto con gli IDE assume veri e propri caratteri di eccezionalità.

In Italia il fenomeno delle rimesse (ufficialmente censite, i dati disponibili non tengono conto dei flussi informali) ha avuto una crescita robusta. Nel 1998, per la prima volta il flusso delle rimesse degli immigrati in uscita ha superato quelle in entrata provenienti dagli emigrati italiani (760 mld lire contro 535). Da tale data il fenomeno ha avuto una forte evoluzione: una stima Caritas del 2004 collocava tale volume su valori superiori ai 2 mld di €3 con una concentrazione di flussi selle Filippine (297 mio €), Cina (170 mio €), Ecuador (15 mio €) e Romania (12 mio €).


Tavola 2 - clicca per ingrandire

  • Il grado evolutivo dei mercati bancari locali. Gli indicatori di "outreach" evidenziati nella tavola 2 (fonte BCE) riguardano la struttura, il grado tecnologico e di diffusione dei prodotti bancari nei paesi destinatari delle rimesse. Il canale bancario rappresenta una importante cinghia di trasmissione economica in quanto consente di convogliare il denaro proveniente dall'estero in attività produttive/investimenti locali, piuttosto che in meri consumi. Indubbiamente il successo di tale funzione di moltiplicatore del reddito dipende anche dal livello dei redditi della popolazione.

La tavola 2 sinteticamente pone in evidenza come, salvo alcune eccezioni (v. paesi candidati e potenzialmente candidati alla UE), i servizi bancari nelle quattro aree presentino un diffuso sottosviluppo. Un riferimento a parte riguarda la Russia dove esistono molti conti bancari, ma le banche e gli ATMs sono distribuiti n maniera eterogenea nel territorio.

Il Gruppo Monte dei Paschi è particolarmente attento alle opportunità di lavoro offerte dalla emersione economica del fenomeno immigrazione; tramite l'Area Retail ha avviato il "progetto di Banca senza frontiere" che va nell'ottica di favorire l'inclusione finanziaria dei cittadini stranieri immigrati e al tempo stesso di cogliere un'opportunità di business immediata e prospettica. Attraverso una offerta dedicata di prodotti e servizi agli immigrati si cerca di favorirne la bancarizzazione in Italia e nei paesi di origine. Al riguardo, grazie all'attività di sviluppo di accordi con banche estere realizzata dall'Area Attività Internazionali, è consentita la reciprocità nella gratuità delle rimesse e sviluppato l'aspetto promozionale di offerta di prodotti e servizi di Gruppo nei paesi di origine dei flussi migratori (al momento Marocco, Albania e Senegal).




  1. I prodotti bancari per i cittadini immigrati residenti in Italia: analisi di contesto e prospettive" Federica Miglietta- Newfin Working Paper 5/06
  2. Global Economic Prospects, Economic Implications of Remittances and Migration, 2006. World Bank
  3. Secondo alcune stime tale importo sale a ca. 5 mld € se vengono compresi i canali non ufficiali.