FILODIRETTO7 - n. 11 del 6/10/2006
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Cliente più
FRANCESCA PICCININI

Francesca Piccinini è la cliente più della Filiale di Massa Carrara di Banca Toscana.

Nata a Massa nel 1979, a otto anni inizia la sua avventura come pallavolista italiana in una polisportiva locale. A 14 anni esordisce in serie A, dando inizio ad una brillante carriera come schiacciatrice-ricevitrice. Tra i suoi primati, quello di prima pallavolista italiana ad andare all'estero, in Brasile, dove gioca con il Curutiba una squadra nel sud del paese. Nel 1999 torna in Italia e da allora gioca nella Foppapedretti Bergamo, con la quale, nel 2002 e nel 2004, diventa campionessa d'Italia.
Nel 2005 è ancora campionessa d'Europa e nel 2006 nuovamente campionessa d'Italia.
Con la maglia azzurra ha i vinto i Campionati Mondiali del 2002, la medaglia d'argento nel World Grand Prix del 2004 e due medaglie ai Campionati Europei, bronzo nel 1999 e argento nel 2001.
Ha partecipato alle olimpiadi di Sydney 2000 e di Atene 2004.

Massa Carrara, una zona da cui nascono molti campioni. Da cosa dipende?
Ma non saprei, forse dipende dall'aria, dal mare, dal cibo. È una zona a cavallo tra mare e montagne, che fa crescere bene la gente e così vengono fuori parecchi campioncini.

Quando hai iniziato a giocare a pallavolo?
A 8 anni giocavo in una Polisportiva della mia città e già partecipavo ai tornei di minivolley che si facevano per le strade di Massa Carrara. Già a quell'età ero la più alta della classe, 170 centrimetri, quasi quanto la mia maestra delle elementari. Ho praticato anche altri sport prima della pallavolo, ma ero più portata per questo e poi mi piaceva.

E il basket?
Mai fatto. Non mi piacciono i giochi in cui c'è il contatto fisico. Per questo ho provato danza, pattinaggio, equitazione, nuoto. Però è nella pallavolo che riuscivo a esprimere al meglio le mie potenzialità e così ho deciso di continuare ed è andata bene, a 14 anni il mio esordio in serie A, a Carrara.

E l'esperienza in Brasile?
È stata molto formativa per la mia crescita professionale. Dieci anni fa il campionato brasiliano era uno dei più importanti, era più forte di quello italiano e per una sportiva partecipare era importantissimo. Avevo 18 anni e non è stato facile prendere e partire, però era un'occasione unica e così non ho esitato. Oggi è il contrario: l'Italia è diventata per il volley quello che era il Brasile allora. Le migliori atlete di quel paese, di Cuba e degli Stati Uniti giocano nel campionato italiano.

Qual è stato il momento più emozionante della tua carriera?
Sono stati tutti importanti e belli, ognuno ha un sapore diverso. Sicuramente la vittoria del mondiale nel 2002 ha rappresentato una delle soddisfazioni più grandi.

E nella vita? A parte giocare a pallavolo che passioni hai?
Mi piace leggere, scrivere, ascoltare musica, andare in giro con le amiche, andare a cena.

Insomma sei una ragazza normale…
Normalissima, forse più normale di molte altre persone, anche se per carattere sono un po' pazzerella. Mi piace stare insieme alla gente e comportarmi come chi fa un qualsiasi lavoro lontano dai riflettori e dai media.

Il tuo stile di vita ti impone molti sacrifici?
Tutti fanno molti sacrifici. E così anch'io ho i miei "orari lavorativi". Mi alleno mattina e pomeriggio e poi ci sono le trasferte. Il lunedì è il mio giorno libero, come le parrucchiere, insomma anche da questo si capisce che fare la giocatrice di volley è un lavoro come un altro.

Quanto ha influito la famiglia nelle tue scelte?
Ho un bellissimo rapporto con la mia famiglia che mi ha aiutato in ogni mia scelta, mi ha consigliata, senza però ostacolare mai le mie decisioni.

Hai una sorella, anche lei è alta come te?
Si anche lei è molto alta, 175 centrimetri, ma non lavora nel mondo dello sport. Sta studiando e adesso comincerà una scuola di Milano.

Cosa si aspetta la tua famiglia per il tuo futuro?
Le cose più importanti: salute e felicità!

E tu
Io mi aspetto di crescere sempre di più, dal punto di vista professionale e come persona.

Che approccio hai con le tue finanze? Pensi al futuro o sei una che spende e spande?
Eh si, sono una che spende e spande, ma sono anche capace di risparmiare. I miei risparmi li avete voi! E poi a controllarmi ci pensa mio padre. È lui che tiene sotto controllo tutto, compresi i miei conti e a volte qualche predica non manca. Ma ormai si è abituato... sa che mi piace vivere come una della mia età ma anche che ho la testa sulle spalle. Mai dato grane a casa!

Perché hai scelto Banca Toscana?
Perché i miei avevano un conto là e quando ho iniziato a guadagnare mi sono appoggiata a loro. Poi non potevo certo cambiare banca ogni volta che andavo a giocare in una città diversa… Anche oggi viaggio molto e avere mio papà che tiene sotto controllo tutto e è una grande sicurezza. Per qualunque cosa posso sempre rivolgermi a lui.