FILODIRETTO7 - n. 2 del 4/8/2006
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PIANO INDUSTRIALE BANCA TOSCANA 2006-2009

Nella seduta del 7 luglio 2006, il C.d.A. di Banca Toscana ha approvato il nuovo piano industriale per il triennio 2006-2009. Per l'occasione, la riunione del C.d.A. si è svolta a Tirrenia (PI) dove nel pomeriggio è stata illustrata una sintesi del piano a tutti i titolari di filiale della Banca con la partecipazione, oltre che del Presidente di Banca Toscana Aldighiero Fini e del Direttore Generale Giorgio Olivato, anche del Presidente della Capogruppo Giuseppe Mussari e del Direttore Generale Antonio Vigni.

Lo scopo principale del Piano Industriale è quello di consentire alla Banca un sostanziale miglioramento delle proprie performance, anche per quanto attiene alla crescita della raccolta e degli impieghi, nei confronti dei riferimenti competitivi esterni e delle best practice di gruppo. Si tratta di obiettivi molto ambiziosi ma assolutamente conseguibili in virtù del patrimonio di capacità e di potenzialità di cui la Banca può disporre, in primis le proprie risorse umane.

Per quanto attiene alle strategie di business, si punterà in primo luogo su alcune specificità di Banca Toscana quali il valore del brand, la sua capillare presenza sul territorio, la buona produttività commerciale pro-capite e le positive evidenze di soddisfazione della clientela finora registrate. Con la declinazione per specifiche aree di business (Retail, Corporate e Private) delle proprie strategie commerciali, Banca Toscana intende valorizzare maggiormente la propria relazione con il cliente, ponendo al centro della propria attenzione i bisogni e le esigenze della clientela con un'enfasi sempre maggiore sulla qualità dei servizi offerti. Tale processo va di pari passo con una maggiore responsabilizzazione della rete distributiva ed una più chiara organizzazione centrale e periferica.

Un ulteriore aspetto qualificante del Piano Industriale è collegato alle politiche di gestione del rischio di credito con l'obiettivo di una sensibile riduzione del costo del credito e di un miglioramento della qualità del portafoglio. A tal fine, si proseguirà con l'implementazione di strumenti e processi a supporto dell'erogazione e del monitoraggio creditizio unitamente alla sofisticazione delle metodologie di pricing per addivenire ad una più corretta remunerazione del credito in relazione al livello dei rischi assunti. E' inoltre previsto il ridisegno delle autonomie deliberative, anche in funzione di criteri risk-adjusted, e una maggiore enfasi sulle politiche del credito nell'indirizzamento e nel governo della qualità dell'attivo.

Con riguardo alla gestione e allo sviluppo delle risorse umane, si prevedono come accennato, interventi volti al rafforzamento delle competenze, al miglioramento dei sistemi gestionali e al contenimento dei costi. All'interno di questo processo sono previsti specifici percorsi di gestione dei talenti, lo sviluppo di sistemi di incentivazione di lungo periodo correlati alla performance, percorsi di formazione specialistica e di programmi di riconversione/riqualificazione, allineamento del mix quali/quantitativo delle risorse alle nuove esigenze e ai nuovi assetti organizzativi unitamente ad una migliore efficienza/efficacia dell'utilizzo delle risorse in rapporto con la mission di Banca Commerciale.

Per conseguire le finalità del Piano Industriale, sia per gli aspetti commerciali e distributivi che per quanto attiene al perseguimento di ottimali livelli di efficienza gestionale, si interverrà sul complessivo assetto della struttura organizzativa, realizzando al contempo politiche di gestione delle risorse umane orientate al potenziamento degli organici impiegati nella Rete Commerciale.

Con riferimento alla rete distributiva, oltre alla prevista apertura di 27 centri PMI e 17-18 centri Private entro la fine del 2009, si procederà ad un rafforzamento della rete sportelli attraverso l'apertura di 36 nuove filiali a partire dal 2008 ed il rafforzamento delle filiali di più ridotte dimensioni. Le attuali Filiali Capogruppo saranno accorpate in 4 Aree Territoriali (Toscana Centro, Toscana Ovest, Centro Italia e Adriatica) presso le quali saranno concentrate le attività amministrative e di back-office e il coordinamento dei presidi territoriali specializzati per mercato e territorio. La nuova struttura delle Aree Territoriali sarà operativa a partire dal mese di Ottobre 2006.

La Direzione Generale, per effetto degli interventi programmati coerentemente con le linee guida declinate nel Piano Industriale, viene interessata dall'efficientamento delle attuali funzioni mediante l'accorpamento di alcune aree ed il ridisegno di alcune funzioni centrali quali le Direzioni Commerciali per renderle più coerenti con il nuovo assetto commerciale e distributivo.