FILODIRETTO7 - n. 3 del 11/8/2006
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SIENA, GIOIELLO DEL MEDIOEVO CRISTIANO
L'antico Monte dei Paschi: cinque secoli di beneficenza

Il periodico mensile "Radici cristiane", ha pubblicato un Dossier dedicato a Siena e alla sua storia, con particolare riferimento all'arte della città, ai suoi monumenti e alle sue tradizioni storiche.
In tale panoramica non poteva mancare un riferimento alla Banca Monte dei Paschi di Siena, simbolo della città.
Riportiamo di seguito l'articolo che ripercorre cinque secoli di storia del Monte.

"Il Monte dei Paschi di Siena non è solo una banca: da undici anni con questo nome operano due enti distinti; una società per azioni (la nota banca) ed un istituto di diritto pubblico che ha per scopo statutario il perseguimento di finalità di assistenza e beneficenza, nonché di utilità sociale nei settori della ricerca scientifica, dell'istruzione, dell'arte e della sanità, soprattutto con riferimento alla città e provincia di Siena. Quest'ultimo è la diretta prosecuzione dell'originario Monte dei Paschi, le cui origini risalgono al 1472, quando nella città toscana fu istituito un Monte di Pietà allo scopo di aiutare i meno abbienti con prestiti a basso tasso d'interesse.


L'istituzione non ebbe vita facile e l'attività proseguì con alterne vicende finchè nel 1568 il Monte Pio assunse caratteristiche diverse: all'attività specifica se ne aggiunsero infatti altre più propriamente bancarie e creditizie, specie nel campo del credito agrario, per lo svolgimento delle quali sorse un altro istituto, il Monte non vacabile de' Paschi della Città e Stato di Siena, legalmente costituito nel 1624. Non vacabile, perché i depositanti non potevano ritirare i capitali a loro volontà in misura tale da causare deficienza di fondi per le operazioni di credito, de' Paschi, in quanto il fondo di garanzia dell'istituzione era costituito, in gran parte, dalla capitalizzazione delle rendite demaniali dei pascoli della Maremma, grazie alla concessione del Granduca Ferdinando di Toscana. Sulla base e nei limiti di questa garanzia il Monte poteva emettere titoli (i cosiddetti luoghi di monte, rimasti in vita fino all'Unità) con la rendita annua del 5%. La vendita di tali titoli consentiva prestiti a basso tasso d'interesse e gli ultimi di questa attività erano distribuiti ogni cinque anni a opere di beneficenza e a contadini di provata indigenza. La sede originaria del Monte fu la rocca di Salimbeni, cui si aggiunsero in seguito il palazzo degli stessi Salimbeni e i contigui palazzi Tantucci e Spannocchi: i vari edifici si sono arricchiti nei secoli di notevoli opere d'arte. Inoltre il grande interesse storico è dato dall'Archivio". (G.de A.)

Articolo tratto dal Dossier
"La storia bimillenaria di una città che incanta"
Pubblicato sul periodico mensile "Radici cristiane"
n.16 luglio 2006