FILODIRETTO7 - n. 13 del 20/10/2006
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5° FORUM MONTEPASCHI VITA, I PARADIGMI DEL VALORE

"La gestione del rischio quale fattore di competitività dell'economia: il ruolo degli operatori finanziari e delle assicurazioni", questo è stato il tema del quinto Forum Montepaschi Vita che si è svolto a Roma lo scorso 13 ottobre.
Il Forum Montepaschi Vita, nato nel 2002 su iniziativa del polo assicurativo del Gruppo Monte dei Paschi di Siena e The Geneva Association, e che vede coinvolta dal 2004 anche l'Ania, si propone quale appuntamento annuale di riflessione e di confronto tra i vertici degli operatori finanziari e assicurativi italiani ed europei su temi chiave legati al filo conduttore dei nuovi paradigmi del valore.
L'evento in questa quinta edizione ha voluto focalizzare un tema complesso quale quello del contributo che le "industrie" bancarie e assicurative possono, e sempre meglio devono, dare ad un sano sviluppo economico dei sistemi paese. In Europa, ed in particolare in Italia, un tema centrale dell'agenda politica ed economica riguarda il rilancio competitivo dei sistemi-impresa e accesi sono i dibattiti sulle diverse modalità di intervento e sui contributi specifici che i vari comparti (pubblico, privato, industrie, finanza) possono fornire. Il Forum, aperto dal presidente di Montepaschi Vita Silvano Andriani, e dal presidente della Banca MPS Giuseppe Mussari, si è articolato in varie sessioni nella giornata di venerdì scorso.
Andriani ha introdotto le tematiche su cui si sono concentrati gli interventi della giornata puntando sul mutamento del modo di operare delle imprese finanziarie che le nuove circostanze comportano, i nuovi skill che devono essere acquisiti.
"Se la corretta gestione e distribuzione dei rischi rappresenta una delle chiavi di volta della competitività di un sistema, inteso come sistema complesso", ha precisato Andriani "allora non si può non indagare sul ruolo che gli operatori finanziari giocano quale fondamentale "cinghia di trasmissione", distribuzione e assorbimento di determinate tipologie di rischi".

Il presidente Mussari ha affrontato il concetto di paradigmi del valore, filo conduttore delle varie edizioni del Forum, da una precisa angolazione. Oltre l'elemento umano e al concetto di velocità, Mussari ha individuato nello spazio, tempo, flessibilità e leggerezza l'incarnazione del paradigma del valore ma anche le caratteristiche fondamentali per una struttura di successo.
Anche il tema del "rischio" e della gestione del rischio ha avuto da Mussari una lettura originale. Il rischio inteso quale curiosità del futuro e la gestione del rischio quale possibilità di pianificare un futuro con rischi contenuti.
Il binomio banca e assicurazione è stato definito da Mussari "un matrimonio proficuo", l'unione di due visioni della vita: la capacità di gestione dei beni da parte della banca e l'abilità dell'assicuratore di "vedere lontano nel tempo". Mussari ha tenuto a precisare la straordinarietà delle reti bancarie del Gruppo che necessitano di prodotti e servizi straordinari.
Le tematiche trattate durante il Forum riguardano appieno la questione centrale del ruolo che la industria finanziaria può e deve giocare in quella che il prof. Rainer Masera ha definito la "società globale dell'informazione e del rischio".
Nella sessione mattutina del Forum, è stato inquadrato il tema del legame tra assicurazioni e competitività dell'"economia reale", partendo dalla presentazione dei risultati dei due studi elaborati dal professor Rainer Masera, e del professor Thomas Hess (chief economist del colosso riassicurativo Swiss Re).
Ha seguito una discussione con Rosa Alegria, amministratore delegato di BBVA Seguros, di Ignazio Angeloni, presidente Sace, Giampaolo Galli, direttore generale ANIA e Carlo Salvatori, amministratore delegato Unipol. Il dibattito ha indagato le determinanti del legame tra sviluppo del comparto assicurativo e livello di competitività delle imprese; il ruolo che può, e ancor meglio, deve essere giocato dalle assicurazioni per intercettare il diffuso "bisogno di sicurezza" delle famiglie nonché le "politiche" di distribuzione dei rischi tra diversi attori, a partire dal trasferimento di rischi dal pubblico al privato, con il pubblico comunque assicuratore "di ultima istanza" di alcuni rischi.
Dopo avere inquadrato i vari aspetti e la complessità di quello che Hess ha definito essere un "legame sottovalutato" (quello tra assicurazioni ed "economia reale" ovvero tra sviluppo del comparto assicurativo e livello di competitività delle imprese) sono stati ascoltati gli interventi "istituzionali" dell'autorità di vigilanza e dell'associazione di categoria. Il chairman della sessione, il direttore generale Montepaschi Vita, Emanuele Marsiglia, ha sollevato il tema "caldo" della destinazione del tfr, trattato nelle sue criticità da Luigi Scimia, presidente COVIP, e Fabio Cerchiai, presidente ANIA.
Il panel pomeridiano è stato dedicato ad una vivace discussione e alla presentazione di diverse view (bancaria, assicurativa e imprenditoriale) su differenze e possibili sinergie tra operatori bancari e assicurativi nella gestione del rischio delle imprese quale fattore di competitività. Fra i protagonisti della tavola rotonda, Antonio Vigni, direttore generale di Banca MPS, ha focalizzato il tema del rapporto tra banca e assicurazione. Il direttore generale della Banca ha parlato del futuro della Bancassicurazione, mettendo in luce che il cambiamento riguarderà i prodotti. La sfida, secondo Vigni, risiede nel fornire prodotti e servizi a maggiore valore aggiunto assicurativo, attraverso il bundling di prodotti bancari e assicurativi e di quelli vita con quelli di protezione della persona.

Anche il tanto atteso decollo della previdenza integrativa potrà contribuire ad alimentare il ramo vita nei confronti dei clienti sia individuali che collettivi. Vigni ha messo in risalto come il concetto di lungo termine sia fondamentale per il nostro comparto, concetto che risulta essere il punto d'incontro fra banca ed assicurazione.
I modelli più competitivi saranno quelli in grado di interpretare il mercato in questa fase di dinamismo e di fornire risposte adeguate in termini di corretta allocazione del capitale anche rispondendo maggiormente alle esigenze delle imprese.
Incentrato su queste problematiche l'intervento dell'imprenditore Arturo Artom, presidente e fondatore della Società Netsystem, che ha arricchito il convegno introducendo la chiave di lettura "da imprenditore".
Di nota gli interventi di Gilles Benoist, amministratore delegato CNP Assurances e di Massimo Michaud amministratore delegato AXA Italia.
Sandro Salvati, personaggio di spicco del comparto assicurativo italiano, ha presentato la sua proposta di istituire una "camera alta del rischio", quale base e nucleo di concertazione e confronto sul tema dei nuovi rischi.
Dei molti temi affrontati nell'arco della giornata dei lavori, due spunti sono risultati di particolare interesse per una riflessione ad hoc:
La dimensione "esterna" del tema della competitività, ovvero del ruolo che gli operatori assicurativi e, più in generale, finanziari giocano quale fondamentale "cinghia di trasmissione", distribuzione e assorbimento di determinate tipologie di rischi, con una presa di responsabilità del settore.
La dimensione "interna" di competitività della stessa industria assicurativa, tema all'ordine del giorno quando si parla di consolidamento del settore, di ingresso di operatori stranieri sul mercato, di governance, di nuovi assetti organizzativi. Tematiche che vedono fortemente coinvolti in questo periodo il Gruppo MPS e Montepaschi Vita in particolare.

In conclusione, mentre il tema del rapporto tra banca e impresa rappresenta una sorta di evergreen essendo tema ampiamente esplorato, sono sinora mancate riflessioni strutturate sul contributo specifico del comparto assicurativo e sulle sinergie tra banche e assicurazioni a beneficio della competitività dell'"economia reale". Se la corretta gestione e distribuzione dei rischi rappresenta una delle chiavi di volta della competitività di un sistema, inteso come sistema complesso, allora è stato opportuno indagare sul ruolo che gli operatori finanziari giocano nella distribuzione e assorbimento di determinate tipologie di rischi.
Una riflessione sul legame esistente tra assicurazione ed economia reale, e sul ruolo "stabilizzatore" che può giocare il comparto anche in fasi di crescita economica, è apparsa necessaria in una fase di massima attenzione rispetto al tema del rilancio competitivo di sistema e, al contempo, di perdurante incomprensione sul ruolo delle assicurazioni nelle società moderne.