FILODIRETTO7 - n. 11 del 6/10/2006
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APPROVATO IL BILANCIO SOCIO-AMBIENTALE 2005 DEL GRUPPO MPS

Copertina del Bilancio Socio-Ambientale Il 28 settembre il Consiglio d'Amministrazione della Capogruppo ha approvato il primo Bilancio Socio-Ambientale del Gruppo MPS.

Il Bilancio si apre con una lettera agli stakeholder del Presidente e del Direttore Generale, che rimarcano l'impegno del Gruppo a perseguire obiettivi di continua crescita reddituale, in coerenza con i valori aziendali e le aspettative di tutti gli stakeholder:






"stiamo vivendo una fase storica nella quale dobbiamo fronteggiare grandi sfide e mettere in discussione molti dei nostri punti di riferimento. Occorre essere pronti a cambiamenti anche profondi ma, al contempo, è essenziale che i valori rimangano la stella polare del nostro cammino.
Il Gruppo MPS vuole essere protagonista del cambiamento e il nuovo Piano Industriale che abbiamo da poco varato lo testimonia poiché, pur nella continuità, esso incide sulla struttura organizzativa e rappresenta un salto in avanti nell'approccio alla clientela e al mercato. Allo stesso tempo ci è chiaro che i risultati saranno all'altezza delle aspettative solo mantenendoci fedeli ai principi che segnano la nostra mission: creare valore per gli azionisti e costituire un punto di riferimento per i nostri stakeholder."


Il Bilancio, a differenza delle passate edizioni, principalmente incentrate sulla Banca MPS, consolida per la prima volta le attività ed i risultati di tutte le aziende del Gruppo, oltre che sotto il profilo economico, anche in chiave sociale ed ambientale.

In esso viene detto quanto contino i valori sulla logica d'impresa e sullo stile del Monte e si rende conto degli importanti risultati raggiunti (crescita reddituale e delle dimensioni operative, radicamento territoriale, qualità dei rapporti con i clienti e delle relazioni sindacali, ecc.), evidenziando la misura in cui risorse, spesso intangibili, vi concorrono.
Vi sono inoltre tracciate nuove linee del percorso di responsabilità intrapreso (corporate social responsibility - csr), in un contesto che ci richiede di guardare con fiducia ed apertura al cambiamento, per poter cogliere ogni opportunità di progresso, e confermarci all'altezza del ruolo strategico e dell'importante funzione sociale che ci competono.

E orientare la gestione alla csr conviene davvero. È funzionale a guadagnare credibilità e reputazione, a gestire meglio fiducia e consenso, a rinsaldare i legami con la società, creando un valore (non solo profitto) che sia economico, sociale e ambientale (diceva Ford: un'azienda che produce solo profitti è un'azienda povera). Permette di anticipare i problemi e, "ascoltando" il mercato, aiuta a innovare strategia e prodotti.

D'altra parte è la stessa collettività che chiede oggi alle imprese di raccontare, ma soprattutto di praticare con coerenza la csr. In una recente indagine Eurisko quasi il 90% degli intervistati ha dichiarato di prestare attenzione alla csr; anche il mercato finanziario sta maturando apprezzamento per gli asset intangibili delle imprese (il 35% dei maggiori investitori istituzionali al mondo li considera fondamentali nelle proprie scelte).

In questo scenario, in cui la csr si configura come un importante volano della competitività, per posizionarsi sul mercato, per affermarsi e accreditarsi con i clienti, i dipendenti, il territorio, che cosa fa il Monte dei Paschi di Siena?

Questo Bilancio lo racconta e, sottolineano il Presidente ed il Direttore Generale, "si tratta di un segno tangibile del fatto che il Gruppo MPS crede veramente nell'opportunità di rispondere del proprio operato in maniera sempre più completa e trasparente, sottoponendo al giudizio dell'opinione pubblica la propria capacità di partecipare alla creazione collettiva di valore economico e di valore sociale."

Nel documento, presto disponibile on-line, sono descritti i fatti accaduti nel 2005 e quelli intervenuti nei primi mesi di quest'anno relativamente ai seguenti temi:

  • responsabilità sociale e governo societario;
  • risultati economici e creazione di valore aggiunto;
  • relazioni con gli stakeholder e capacità di rispondere alle loro giuste attese;
  • sostenibilità ambientale dell'attività.
IL GRUPPO MPS IN CIFRE 2004 2005
Economia (milioni di euro)
Crediti verso clientela 76.649 83.526
Raccolta diretta 82.372 87.696
Risparmio gestito 43.421 48.439
Risparmio amministrato 62.016 60.417
Utile netto 554,8 790,2
ROE (%) 8,6 12,9
Società
Dividendi distribuiti (migliaia di euro) 263.735 396.957
Dipendenti (n.) 26.706 26.470
Turnover (%) 0,73 0,65
Formazione pro-capite (giorni) 5,3 5,5
Clienti (n.) 3.998.312 4.009.146
Retention (%) 93,3 93,7
Acquisition (%) 5,1 6,6
Filiali (n.) 1.854 1.916
ATM (n.) 2.207 2.344
Canali telematici (contratti) 598.873 663.499
Valore aggiunto globale lordo (migliaia di euro) 3.023.916 3.385.756
di cui alla collettività 143.436 155.434
Asset gestiti fondi etici (milioni di euro) 41 133
Ambiente
Energia per dipendente (TEP) 1,86 1,81
Energia elettrica da fonti rinnovabili (%) 73 88
Emissioni di CO2 per dipendente (kg) 2.074 1.430
Consumo di carta per dipendente (kg) 86 89
Consumo di acqua per dipendente al giorno (litri) 113 85

Responsabilità sociale e governo societario
Nel contesto di un generale impegno all'integrazione della csr nella governance e nei processi aziendali, tra le principali novità che hanno riguardato le aziende del Gruppo vi sono:

  • la messa a punto del "modello organizzativo 231" idoneo a rilevare e sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Decreto Legislativo 231/2001, inerente alla disciplina della responsabilità amministrativa d'impresa per reati quali: indebita percezione di erogazioni pubbliche, truffa, frode informatica, concussione e corruzione; falsità in monete; reati societari; reati con finalità di terrorismo; manipolazione del mercato e di abuso di informazioni privilegiate;
  • l'adozione di un codice etico per le attività di gestione dei risparmio (il documento è disponibile nel sito www.mpsam.it);
  • la certificazione etica di Banca per l'Impresa ai sensi della norma internazionale Social Accountability 8000 (prima banca al mondo).

Risultati economici e creazione di valore
Il 2005 si è chiuso con l'utile netto più alto nella storia del Gruppo MPS (790,2 milioni di euro), in aumento del 42,4% rispetto al 2004. Lo sviluppo dei volumi operativi (impieghi +9%, raccolta diretta +6,5%, risparmio gestito +11,6%) ed i progressi fatti registrare dai principali aggregati reddituali (risultato operativo netto +44,2% rispetto al 2004) sono fattori che evidenziano una positiva continuità nella crescita conseguita dal Gruppo.

Grazie a questi risultati, il Monte ha potuto distribuire tanto alla società. La nostra responsabilità è infatti quella di generare consistenti profitti in maniera durevole, per assicurare nel tempo la maggiore remunerazione possibile dei nostri azionisti, creando nel contempo valore per tutti gli altri stakeholder.

Nel 2005 questo valore è stato di quasi 3,4 miliardi di euro (+12%).


Relazioni con gli stakeholder e capacità di rispondere alle loro giuste attese
Gli stakeholder sono coloro i quali hanno delle aspettative riguardo alle attività d'impresa, in quanto interessati o in grado di influenzare le sue scelte ed i suoi comportamenti.
La comunicazione e il dialogo con gli stakeholder sono fondamentali per verificare, su un piano di costante e trasparente confronto, la coerenza delle attività aziendali con le loro attese. È questo è un fattore chiave per ottenere il loro apprezzamento, riducendo così i rischi di "conflitti" e massimizzando le opportunità anche commerciali.


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Nel bilancio viene dato ampio spazio alle attività di relazione con i clienti, il personale e la società civile, di cui viene analizzato il valore e l'impatto per il Gruppo e per la collettività.

Per quanto riguarda i Clienti, è notevole l'impegno profuso per raggiungere l'eccellenza nei prodotti, nei servizi e nelle relazioni. Gli oltre 4 milioni di clienti sono seguiti con grande cura, attraverso modelli di servizio sempre più sviluppati, strutture e personale specialistici.
Ed i buoni risultati sono testimoniati dall'elevato indice di retention (93,7%) e dall'apprezzamento (75%) rilevato attraverso un'approfondita indagine di customer satisfaction, che nel corso dell'anno ha interessato più di 12.000 clienti retail.
Sono poi proseguiti i lavori di Consumer Lab. In collaborazione con 13 fra le più importanti Associazioni di Consumatori italiane sono stati realizzati programmi formativi interni sulle problematiche consumeristiche, sono state definite linee guida per la contrattualistica e l'informativa sui prodotti e servizi finanziari, e sono state messe a punto offerte specifiche per particolari fasce di clientela, quali "PaschiSenzaFrontiere" per gli immigrati, la "security card" in caratteri braille per i clienti non vedenti che usano i servizi di phone banking.

Il Gruppo ha investito molto sul Personale, puntando su crescita e valorizzazione delle competenze e del patrimonio umano. È stato in tal senso applicato, in buona parte dell'azienda, Paschi Risorse, il modello di gestione delle risorse umane basato, appunto, sulle competenze. L'attività è consistita in una rilevazione delle conoscenze e delle capacità possedute da ciascun dipendente, con l'obiettivo di individuare idonei percorsi di sviluppo delle professionalità e delle potenzialità individuali.
Particolarmente intensa è stata anche l'attività formativa. L'impegno è stato quello di cercare nei risultati la "qualità", oltre che la "quantità", con uno sforzo di innovazione nei contenuti, nella strutturazione degli interventi, nella combinazione di canali tradizionali ed innovativi, nella definizione di percorsi formativi strutturati per ruolo. Ogni dipendente ha partecipato, in media, a 5,5 giorni di formazione e l'attività è stata apprezzata dai partecipanti, con un indice di satisfaction di 4,87, su un massimo di 6.

Il rapporto con le organizzazioni sindacali si è confermato positivo, seppure in una fase non semplice, caratterizzata dalla definizione del Piano Industriale e dal rinnovo contrattuale. In quest'ultimo ambito, è promettente l'accordo raggiunto per dare vita ad un costante confronto tra le parti anche sui temi della csr.

Inoltre, non è mancato il consueto apporto del Monte alla Società e allo sviluppo delle comunità di principale insediamento, che si è concretizzato attraverso:

  • crediti agevolati per le piccole imprese locali, tra cui il c.d. "Bond di Sistema", un innovativo piano di assistenza creditizia finalizzato allo sviluppo delle PMI toscane;
  • elargizioni e sponsorizzazioni di iniziative che presentano aspetti di carattere sociale. Al di là dei 235 milioni di dividendi riconosciuti alla Fondazione, naturalmente destinati a finalità sociali, le banche commerciali del Gruppo hanno erogato contributi per circa 40 milioni;
  • offerta di prodotti e servizi di finanza etica e solidale, tra cui spicca la costituzione di Microcredito di Solidarietà S.p.A. Partecipata da Banca MPS, dalle istituzioni locali e dalle principali realtà del volontariato della provincia di Siena, la Società offre piccoli prestiti, senza garanzie materiali, a persone bisognose che vivono problemi di emarginazione sociale. È la prima iniziativa di questo tipo in Italia, e per questo ha avuto numerosi apprezzamenti anche a livello europeo.

Sempre sul fronte della finanza etica il Gruppo si è distinto per l'originalità dei suoi interventi: dai fondi etici (i cui asset gestiti sono più che triplicati), alla cui gestione sovrintendono ben due "comitati di garanzia" (primo esempio in Italia), alla polizza Sostegno, attraverso cui sono stati devoluti 45.000 alla Comunità di S. Egidio per l'assistenza agli anziani non autosufficienti, a "PaschiSenzaFrontiere" per una maggiore inclusione finanziaria degli immigrati.


Sostenibilità ambientale dell'attività
Il rispetto dell'ambiente, che da tempo costituisce un fattore rilevante nella gestione delle nostre strutture e delle risorse necessarie all'attività, ha prodotto risultati molto positivi. Abbiamo infatti migliorato i principali indici di eco-efficienza, riducendo, in particolare, il consumo di energia e le connesse emissioni di CO2 (-15%), con oltre l'85% dell'elettricità proveniente oggi da fonti rinnovabili.

Il Gruppo ha inoltre scelto di fare la sua parte per favorire, nell'ambito della propria sfera d'influenza, la diffusione di cultura e pratiche di sostenibilità ambientale. Sotto il profilo strategico, in particolare, è entrato a far parte del Kyoto Club, attivando un gruppo di lavoro sulle questioni relative all'implementazione del protocollo di Kyoto per la lotta ai cambiamenti climatici.

E nel settore delle energie rinnovabili il Monte si è confermato in prima linea sia nel project financing, con una posizione di rilievo nel comparto eolico, sia nei finanziamenti a privati e imprese attraverso il lancio di specifici prodotti finalizzati a sostenere la diffusione del fotovoltaico.

Il Bilancio chiude con il parere della società di revisione Kpmg, che attesta la completezza dei temi trattati e la validità della procedura di rendicontazione usata.
Sempre allo scopo di superare ogni possibile carattere di autoreferenzialità, il documento dà voce agli stakeholder, pubblicandone i punti di vista in relazione alle loro esperienze di collaborazione con il Gruppo.

I giudizi che emergono sono positivi e indicano come la strada intrapresa sia quella giusta.
Ciò è confermato dall'attenzione che, anche in campo internazionale, viene riservata alle attività di csr del Gruppo e, in particolare, dal loro generale apprezzamento da parte delle maggiori agenzie di rating etico al mondo. Il titolo MPS ha infatti visto confermato anche nel 2005 il proprio positivo posizionamento nei più accreditati indici borsistici di sostenibilità. Un risultato importante se si considera che tali indici costituiscono autorevoli benchmark per le scelte di investimento da parte dei gestori di fondi etici ed altri investitori istituzionali "socialmente orientati" (fondi pensione, fondazioni, ecc.).

Ma, parafrasando il claim del Bilancio, "l'impegno di una scelta", non ci si può fermare sui pur buoni risultati raggiunti. "Il nostro impegno è rivolto a migliorarci ancora", concludono il Presidente ed il Direttore Generale.